Fotoattivazione, fotomodulazione e fotobiomodulazione sono tre termini analoghi con i quali si indica una recente tecnica di stimolazione cellulare, attuata tramite una luce emessa da una sorgente laser a diodi che non emette calore.
La terapia LED porta alla stimolazione di collagene ed elastina e all’inibizione della collagenasi, offrendo diverse indicazioni terapeutiche: dalla guarigione delle ferite e delle ulcere cutanee, al fotoringiavanimento, fino alla stimolazione immunologica della cute.
A differenza dei laser, della luce pulsata o della radiofrequenza, i LED dei dispositivi di fotobiomodulazione liberano energia a bassa intensità, senza effetti termici, senza ablazione della superficie cutanea.
I tempi di applicazione sono rapidi e possono essere trattati tutti i tipi di pelle. La cute non subisce traumi termici, dolore o effetti collaterali. Subito dopo il trattamento la pelle è più morbida e levigata,con una sensibile riduzione delle rughe sottili, delle pigmentazioni, delle lentiggini e delle piccole lesioni vascolari.
La fotobiomodulazione può essere integrata ai tradizionali trattamenti estetici in modo da potenziare ed aumentare il risultato finale.